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Gestione pagine Facebook aziendali. Chi pubblica quel post?

Gestione pagine Facebook aziendali. Chi pubblica quel post?

gestione pagine Facebook aziendali

Le responsabilità invisibili nella gestione delle pagine aziendali su Facebook

Può capitare che Meta (Facebook) rimuova contenuti pubblicati anni fa, magari su pagine che non amministriamo nemmeno più.

Eppure… riceviamo ancora la notifica, senza possibilità di appello (perché la richiesta di appello la può fare, appunto, solo un amministratore della pagina).

Per Meta l’autore resta associato al contenuto, anche se l’ha pubblicato nel 2021 e nel frattempo ha cambiato lavoro, ruolo, o vita.

Chi firma i post sei tu, anche se non si vede

Quando pubblichi un post su una pagina Facebook, anche se lo fai tramite Business Manager, Meta registra chi l’ha pubblicato. Il pubblico non lo vede, ma gli altri amministratori e il sistema sì.

E questo ha conseguenze: se un post viene ritenuto spam o viola gli standard anche anni dopo, la segnalazione arriva a te. Anche se nel frattempo hai lasciato la gestione, cambiato cliente o, paradossalmente, anche lavoro.

Il Business Manager: strumento per la gestione professionale delle pagine Facebook aziendali

Il Business Manager è uno strumento indispensabile tra i principali strumenti per la gestione delle pagine Facebook aziendali. Serve a separare la gestione personale da quella aziendale. Ma attenzione: non ti rende invisibile.

  • Gestisce risorse centralizzate: account pubblicitari, pixel, utenti, pagine.
  • Può essere intestato a un’azienda.
  • Ma le azioni editoriali (post, commenti, risposte) rimangono associate al tuo profilo personale.

Una pratica fondamentale — spesso trascurata — è creare il Business Manager partendo dal profilo Facebook del cliente e intestarlo a lui. Solo dopo si assegnano i ruoli ai collaboratori (amministratori o meno) e si collegano tutte le risorse aziendali: pagina Facebook, account Instagram, pixel, cataloghi e così via. Scopri i primi passi per usare Business Manager e intestarlo a lui. Solo dopo si assegnano i ruoli ai collaboratori (amministratori o meno) e si collegano tutte le risorse aziendali: pagina Facebook, account Instagram, pixel, cataloghi e così via.

In questo modo si garantisce al cliente la piena proprietà e controllo dei propri asset digitali, evitando che l’intera infrastruttura dipenda dall’agenzia o da un singolo professionista esterno.

È importante distinguere tra attività tecniche (come la creazione di campagne pubblicitarie) e attività editoriali (come la pubblicazione di post o risposte ai commenti): in entrambi i casi, Meta tiene traccia di chi ha eseguito l’azione. Anche se la pagina è aziendale, il sistema sa esattamente quale profilo ha effettuato ogni intervento.

Servirebbero nuove tipologie di profili per gestire le pagine Facebook aziendali

Meta ha annunciato (per la verità già da tempo) e iniziato a testare i “work profiles” (profili professionali), per separare attività personali e lavorative. Ma:

  • sono disponibili solo in alcuni paesi;
  • non eliminano del tutto il legame con l’identità personale;
  • non sono pensati per sostituire un account aziendale vero e proprio.

Per ora, quindi, nessuna vera separazione. La tua faccia è ancora lì, anche se non si vede.

Cosa fa un’agenzia che lavora in modo professionale

  1. Gestisce i ruoli con cura: nessun admin superfluo, niente ruoli improvvisati.
  2. Cede la proprietà delle pagine a fine progetto, o meglio ancora, ha già creato un business manager intestato al cliente.
  3. Pubblica tramite strumenti professionali, minimizzando le impronte personali.
  4. Forma il cliente, affinché comprenda rischi, policy e dinamiche.

Perché affidare la pagina Facebook aziendale a un professionista

Affidarsi a qualcuno che utilizza Facebook solo per uso privato — senza competenze specifiche nella gestione di pagine aziendali — può sembrare una scorciatoia, ma non è la scelta giusta per una comunicazione efficace e sicura.

Dietro a ogni post ci sono:

  • regole da rispettare,
  • ruoli da assegnare,
  • proprietà da trasferire,
  • rischi legali e reputazionali.

Approfondiremo presto anche il tema della Social Media Policy: uno strumento essenziale per definire ruoli, toni e responsabilità nella comunicazione aziendale online.

E quando succede qualcosa, Meta non perdona. Né ammette l’ignoranza come scusante.

Usare bene Meta richiede molto più che conoscere il tasto “Pubblica”. Serve competenza tecnica, consapevolezza normativa, attenzione strategica. E se vuoi dormire sonni tranquilli anche tra tre anni, quando Meta deciderà di rivedere un vecchio post… beh, meglio non averlo scritto tu.

Ti aiutiamo a gestire in modo professionale le tue pagine social aziendali. Contattaci per una consulenza su misura.


Link utili di approfondimento

 

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