Gli utenti di Facebook e Instagram in Europa, in questi giorni, riceveranno all’apertura delle rispettive app o sui siti web un messaggio con la possibilità di sottoscrivere un abbonamento a pagamento per utilizzare versioni prive di pubblicità (di post sponsorizzati) delle piattaforme di social media.
L’alternativa, naturalmente, è continuare a utilizzare la versione gratuita.
A partire da questo novembre, gli utenti web delle due piattaforme possono scegliere di pagare 9,99 € al mese, abbonandosi dal sito, mentre su iOS o Android la richiesta è di circa 13 €. I prezzi più alti sulle piattaforme mobili sono dovuti alle commissioni addebitate dagli App store Apple e Google sui pagamenti in-app.
L’abbonamento coprirà tutti gli account Facebook e Instagram collegati fino a marzo: da lì in poi Meta, così dicono, inizierà ad addebitare 6 € in più per ogni account aggiuntivo.
Perché un abbonamento per Facebook e Instagram
Meta sta lanciando l’opzione con abbonamento dopo che la corte suprema dell’Unione Europea ha stabilito che, in base alle regole sulla privacy dei dati dell’UE, Meta deve ottenere il consenso degli utenti prima di mostrare annunci mirati e personalizzati agli utenti.
È sostanzialmente la stessa situazione che vediamo già da mesi, sui siti dei quotidiani di informazione.
La sentenza, in pratica, rimetterebbe in discussione la possibilità di personalizzare la visualizzazione dei post sponsorizzati, per i singoli utenti, in base ai loro interessi online e all’attività digitale.
Se scegli di non abbonarti?
Potrai scegliere di non abbonarti, ma, in questo caso, acconsentirai al tracciamento per ricevere annunci personalizzati. Esattamente come accade sui giornali, con i cookies.
L’opzione a pagamento andrebbe a soddisfare, quindi, i requisiti delle autorità di regolamentazione europee, perché offre agli utenti una scelta.
Qualcosa di analogo era già successo, a seguito dell’iniziativa di Apple, quando iOS 14 aveva concesso agli utenti la possibilità di rifiutare il tracciamento degli annunci all’interno delle app.
La battaglia sul tracciamento degli utenti prosegue.
La pubblicità sui Social o sul Web, rispetto ai media cosiddetti “tradizionali”, ha una caratteristica fondamentale: cerca di raggiungere il pubblico giusto, al momento giusto, all’interno del giusto contesto.
Per tutelare la privacy degli utenti, i sistemi usati fino ad oggi per identificare il tipo di contenuto più adatto per una determinata categoria di pubblico, sono da tempo messi in discussione e la loro efficacia tende a diminuire nel tempo.
Ne parlavano in questo articolo, intitolato: Il Futuro oltre i Cookie.
I contenuti di qualità, sono sempre la cura migliore
Produrre contenuti curati, che generano fiducia e interesse ad un pubblico interessato, (che ci ha trovato per esempio con una ricerca in Google), potrebbe rivelarsi, nel temp,o ben più efficace dei sistemi di tracciamento basati sui cookie, fino a oggi la base per individuare il pubblico migliore.
Saranno l’esperienza, la passione e la cura nello scrivere i testi, nel produrre infografiche, video, immagini a risultare decisivi, come dicevamo già un anno fa, nell’articolo citato poco sopra.
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