Qual è il ruolo della comunicazione aziendale, oggi? La comunicazione aziendale deve necessariamente cambiare stile e approccio, e dovrebbe farlo in fretta, perché nel mutato scenario, la comunicazione tradizionale non funziona più.
Siamo in un’epoca della comunicazione che alcuni già definiscono post social media era, in quanto i Social hanno rappresentato, obiettivamente, una rivoluzione, e sono il simbolo di questi anni.
Può sembrare una frase altisonante ed esagerata; quando si inizia a dichiarare che siamo “post-qualcosa”, bisogna sempre andarci con i piedi di piombo.
In più, e non è poco, siamo anche ufficialmente entrati nell’Era dell’Intelligenza Artificiale, che propone nuove sfide e richiede competenze aggiornate; a dispetto del pensare comune, che già vede l’AI come il perfetto sostituto di “costosi” professionisti.
Si è subito diffusa l’idea che una persona che scriva i contenuti (un copywriter, un giornalista, uno sceneggiatore, uno scrittore) non servirà più, perché “tanto c’è Chat GPT” (uno degli strumenti basati su Intelligenza Artificiale, che quasi tutti conoscono e che ha destato molta curiosità e scalpore).
Siamo sicuri di sapere davvero cosa è l’Intelligenza Artificiale oggi?
Ecco cosa dice Noam Chomsky, in modo volutamente provocatorio, riguardo all’intelligenza artificiale (e a Chat GPT), in un articolo sul New York Times del 2023:
“La mente umana non è una macchina statistica come ChatGPT e simili, avida di centinaia di terabyte di dati, per arrivare a fornire a risposta più plausibile a una conversazione o alla risposta più probabile a una domanda scientifica.”
Al contrario… “La mente umana è un sistema sorprendentemente efficiente ed elegante che funziona con una quantità finita di informazioni. Non cerca di manipolare le correlazioni dai dati, ma piuttosto cerca di creare spiegazioni. […]
Smettiamola allora di chiamarla “Intelligenza Artificiale” e chiamiamola per quello che è, realizzando “software di plagio” perché “Non crea nulla, ma copia opere esistenti di artisti esistenti e le modifica in modo tale che possano sfuggire al diritto d’autore.
Si tratta del più grande furto di proprietà intellettuale mai registrato da quando i coloni europei arrivarono nelle comunità indiane. “
Il che non esclude, anzi è quasi scontato, che i progressi nei prossimi anni saranno enormi, rendendo i meccanismi di funzionamento dei software, sempre più assimilabili a quelli del cervello umano. È un monito ad essere prudenti. Dobbiamo capire, testare ed utilizzare i nuovi strumenti con prudenza, senza pregiudizi, ma anche senza eccessi di entusiasmo.
La comunicazione tradizionale non funziona più
In questo nuovo scenario, sicuramente è un fatto, ancora inconsapevole per molti, che la comunicazione tradizionale non funziona più; nel senso che la comunicazione, come pubblicità finalizzata a convincere e ad acquistare un prodotto o servizio va vista diversamente.
La dovremmo vedere in un’ottica che pone il ricevente del messaggio al centro: lo spiega bene il termine specifico del marketing: dall’Outbound Marketing, sempre più verso l’Inbound Marketing (da una logica di tipo push a un logica di tipo pull, in cui chi riceve il messaggio è chiamato, in modo spontaneo, all’azione, se davvero è interessato).
Inbound Marketing e creazione di contenuti originali e unici
L’Inbound Marketing cerca, infatti, di attrarre i potenziali clienti in modo naturale, fornendo loro informazioni utili e rendendo quest’ultime accessibili in tutti i canali in cui essi potrebbero cercarle (blog aziendale, social network, motori di ricerca, ecc.).
Inbound Marketing è un approccio di marketing strategico focalizzato sulla creazione di contenuti di qualità, pensati per attirare l’attenzione e per suscitare interesse nei confronti dell’azienda e dei suoi prodotti.
(tratto da: https://www.glossariomarketing.it/significato/inbound-marketing/)
La comunicazione e la costruzione della fiducia
Tramite la comunicazione, creo un rapporto una relazione di fiducia con il mio pubblico di clienti potenzialmente in target e saranno loro a venire a cercare il mio servizio, proprio in virtù di un rapporto che si crea nel medio lungo termine anche tramite la comunicazione.
La comunicazione come risposta a dubbi e domande di persone vere
Loro si fideranno di me e capiranno che io sono l’azienda adatta per risolvere il loro problema. Anche qui, nell’espressione “risolvere un problema” c’è un elemento importante: il prodotto, alla fine deve sempre essere visto come qualcosa che risolve un problema, e, se dobbiamo risolvere un problema, la comunicazione deve adattarsi in tal senso e deve assumere un nuovo punto di vista; non quello dell’azienda, ma quello del nostro cliente tipo e dei nostri “tipi di clienti” (perché il cliente tipo non è uno solo, ma ci sono tante tipologie di clienti le cosiddette Buyer Personas.
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