Parte del nostro lavoro consiste nello scrivere per i clienti.
In qualche modo diventiamo il loro alter ego. Li ascoltiamo, impariamo tutto quanto possiamo della loro storia, dei loro prodotti, degli obbiettivi che desiderano raggiungere e poi diventiamo parte della loro realtà.
Questo potrebbe indurre a pensare che noi scriviamo solo della loro realtà professionale “interna”. Non è così. Il nostro compito è richiamare l’attenzione di potenziali visitatori che ancora non conoscono il cliente per il quale scriviamo. Ecco perché in parte scriviamo di argomenti correlati a loro.
Per intenderci: se il nostro cliente si occupa di progettazione di interni, possiamo:
- scrivere contenuti per far conoscere il suo lavoro, contenuti che successivamente verranno linkati in un post Facebook e collegati ad un annuncio promozionale di Google per raggiungere un grande numero di visitatori;
- scrivere contenuti collegati al suo lavoro, come, per esempio, contenuti collegati alle Tendenze Interior Design 2021.
Sì, ma come si fa a coinvolgere il lettore con un argomento che lo interessi?
Come prima cosa, conviene non annoiarlo (di questo parleremo nei prossimi articoli). Poi, come è chiaro, ci si documenta. Tuttavia questo potrebbe non bastare, perché potremmo trovarci a scrivere di un argomento che non interessa a nessuno. Che fare a questo punto? Meglio evitare di essere autoreferenziali e partire da un’analisi in rete relativa agli argomenti maggiormente cliccati/visitati intorno ad un’area semantica che scegliamo.
Detto diversamente: si fa un’analisi, su di un concetto per verificare quante ricerche i visitatori della rete effettuano nell’arco di un mese. A partire dai concetti/argomenti maggiormente cliccati, inizia il lavoro di elaborazione di un testo che ora avrà buone possibilità di richiamare nuove visite anche nel blog/sezione news del mio cliente.
Tutto chiaro?
Se desideri saperne di più su come richiamare maggior visibilità alla tua realtà con contenuti pensati per te, scrivici.