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Tag UTM, per capire cosa funziona davvero

Tag UTM, per capire cosa funziona davvero

Tag UTM, per capire cosa funziona davvero

I tag UTM; cosa sono? E perchè andrebbero sempre usati?

Grazie a queste speciali “etichette” (tag), possiamo capire con precisione da dove arriva il traffico delle nostre campagne e dei nostri post: possiamo anche capire, di conseguenza, da dove arrivano le conversioni e quindi avere una visione più nitida, di quali promo funzionano e sua quali temi argomenti vale la pena investire.

Cosa sono i Tag UTM

Si definisce tag UTM una semplice stringa di codice che, aggiunto alla URL che si vuole monitorare, permette a Google Analytics (il servizio di statistiche di Google, per l’analisi del traffico sui siti web) di comprendere da dove provengono le persone che hanno cliccato su quel link e quindi farci sapere attraverso quale campagna, fonte e medium (termini che spiegheremo tra pochissimo) sono atterrati sul nostro sito.

UTM è  l’acronimo che sta per “Urchin tracking module”, ovvero il modulo di tracciamento del software Urchin, acquistato da Google nel 2005. Proprio partendo da questo software, poi, Google ha sviluppato, Analytics con tutte le sue funzioni.

Come diventerà un link al quale aggiungiamo i tag UTM

I parametri obbligatori da inserire sono 3:

Source: 

evidenzia la Sorgente di traffico (es. Google, newsletter, InstagramAds, FacebookAds ecc.)

Medium:

identifica il Mezzo di marketing utilizzato per la campagna (post, mail, video)

Campaign:

qui su specifica il nome della campagna che si vuole monitorare 

Ci sono anche dei parametri  opzionali e facoltativi; sono 2.

Term: 

identifica il Termine, cioè la parola chiave che ha portato al click sull’annuncio, può essere utile per diversificare i contenuti pubblicitari

Content:

specifica il Contenuto; si utilizza questo parametro quando più annunci diversi puntano allo stesso URL per differenziarlo.

In pratica quindi vai ad aggiungere delle stringhe di testo in più al link da condividere, in modo da comunicare allo strumento di tracciamento informazioni circa la fonte di traffico e non solo: va da sé  quindi che usando i tag UTM come si deve non solo avrai la possibilità di vedere con maggiore precisione non solo la qualità di traffico che invii, ma anche da dove arrivano le eventuali conversioni.

Inserendoli nelle Stories, per esempio, puoi sapere sia quanto traffico hai ricevuto grazie a questo canale, sia quante conversioni ti hanno generato e, nella caso si un e-commerce, per quale valore (ovviamente, devi a monte monitorarle a monte con Google Analytics):

Come si creano i tag UTM?

Ci sono diversi UTM builder, prima di tutto, ti segnaliamo proprio quello di Google, il Campaign URL Builder, uno strumento gratuito che offre anche l’estensione Google Chrome.

Come puoi notare, dal “?” Inizia il tag utm, mentre il simbolo “&” rappresenta il separatore tra i parametri.

Tra i tanti UTM Builder è presente anche quello nativo di Facebook: UTM Facebook Builder, che segue le stesse regole dell’UTM Builder di Google.

Dove estrapolare i dati su Google Analytics e GA4?

Una volta che hai inserito il tag UTM nella URL che vuoi tracciare e l’hai pubblicata, dovrai monitorare qual è il traffico inviato e le relative conversioni, negli strumenti di monitoraggio (Analytics).

Su Google Analytics:

Vai su Acquisizione> Tutto il traffico > Sorgente/Mezzo Campagne e da qui potrai vedere tutti i dati del traffico generato dai link che hai condiviso, categorizzati secondo i TAG UTM  Source e Medium che hai usato.

Naturalmente, cliccando in Dimensione Principale alla voce “Altro” puoi anche scegliere di vedere le fonti divise per “campagna” in modo da avere una visione ancora più precisa.

In alto trovi anche il simbolo “esporta” per salvare i dati ed analizzarli in un secondo momento.

Su GA4:

Clicca su Report > Acquisizione > Acquisizione Traffico, dopodiché potrai vedere il traffico diviso per Sorgente, Mezzo e Campagna semplicemente cliccando sul menu a tendina

Come utilizzare gli UTM tag e i dati estratti?

I motivi per usare i tag UTM sono tantissimi e proprio per questo andrebbero inseriti in qualsiasi link in uscita pubblicato. Per esempio, li puoi usare per:

  • vedere quali post social portano traffico di maggiore qualità verso il tuo sito
  • scoprire quali campagne social, Google Ads e, in generale, quali promozioni portano traffico di maggiore qualità e conversioni
  • scoprire quanto traffico e vendite portano i link condivisi in bio, stories, gruppi e forum
  • comprendere il valore apportato da link condivisi tramite QRCode, anche nel materiale offline coordinato.

Facebook  ha previsto un campo apposito per inserire all’interno i parametri UTM relativi ad ogni specifica inserzione.

All’interno del campo Parametri URL si può inserire tutta la parte dell’URL parametrica escluso il punto interrogativo (che Facebook dà per scontato).

I parametri verranno automaticamente aggiunti all’url base inserito poco sopra. In questo modo sarà ancora più semplice controllare i parametri e apportare modifiche.

Tratto da www.veronicagentili.com

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