Un link non è solo un collegamento che da una piattaforma web porta ad un’altra: da un sito a un social, da un social a un blog, da un blog a un sito e-commerce.
Anche i link interni a un unico dominio, tra diverse pagine di uno stesso sito, sono altrettanto importanti.
I collegamenti di questo tipo sono uno dei punti cardine del web, eppure, oggi, sono spesso trascurati o dimenticati.
Collegare tra loro le pagine di un sito web porta notevoli vantaggi
A cosa servono i link interni
La rete di collegamenti interni semplifica la navigazione dell’utente, come se i link fossero scorciatoie che consentono di arrivare velocemente alla meta mentre si passeggia tra le vie di una città sconosciuta.
I lini intendi invitano l’utente a leggere ed esplorare nuove pagine, di cui inizialmente ignora l’esistenza.
Creare una buona struttura di link interni, inoltre, fa aumentare il traffico organico (quello che deriva dalle ricerche fatte su Google), perché aiuta il motore di ricerca a esaminare il sito con maggiore efficienza.
Il software dei motori di ricerca, che effettua le scansioni di tutte le pagine web, per indicizzarle è notevolmente facilitato dalla presenza di una struttura di link tra le varie pagine.
Da un punto di vista ancor più tecnico, il valore delle pagine, per il motore di ricerca, è rafforzato dalla presenza di questi link.
Questo passaggio di valore si chiama link juice: “è il termine usato nel mondo SEO per indicare il valore passato da una pagina o sito all’altro attraverso i link”.
Il passaggio di valore riguarda sia i link esterni sia quelli interni, per questo sono altrettanto importanti la link building (procurare link da altri siti) e la progettazione della struttura dei collegamenti tra pagina e pagina dello stesso sito.
Come ottimizzare i link interni
Ottimizzare i link interni non significa creare una struttura del sito in cui tutto è collegato a tutto. Questa è una sovraottimizzazione, qualcosa di innaturale, che può portare addirittura a penalizzazioni da parte del motore di ricerca.
L’ottimizzazione richiede la progettazione accurata di collegamenti coerenti che distribuiscono il link juice da una pagina principale (tipicamente la home) alle altre pagine che si vogliono posizionare in SERP (la pagine dei risultati, search engine results page).
Una struttura a piramide con al vertice la home page, se visualizziamo graficamente la gerarchi tra le pagine, è la configurazione ideale.
“Questo approccio alla costruzione della rete dei link interni permette agli utenti e a Google di capire quali sono il tema centrale della pagina principale e gli argomenti correlati trattati nelle pagine collegate.
Se ci si trova a ottimizzare la struttura non equilibrata di un sito già esistente bisogna agire direttamente sulle pagine e sui contenuti che esse contengono.
Passando da un’approfondita analisi, si deve decidere cosa va eliminato perché poco utile, quali testi devono essere aggiornati/ampliati e quali, invece, è meglio spostare senza apportare modifiche sostanziali.” (tratto da: https://www.studiosamo.it/come-ottimizzare-i-link-interni-del-tuo-sito-web/)
Il principio di base è molto semplice ed è identico a quello della link building: maggiori sono i link che portano a una pagina e maggiore è il valore che essa ha per Google.
Usare le parole chiave per ottimizzare i link interni
Alla base della SEO c’è sempre la ricerca di contenuti per mezzo delle parole chiave; un principio che vale anche per l’ottimizzazione dei link interni.
Una buona keyword research (analisi della parole chiave) è determinante per:
- Creare nomi delle sezioni del sito in linea con le ricerche degli utenti
- Costruire URL parlanti (ovvero quelli che descrivono il contenuto della pagina)
- Stabilire gli Anchor Text da utilizzare (il testo cliccabile che racchiude il collegamento a una pagina)
- Inserire Breadcrumb logici (una serie di parole con link che ricostruiscono il percorso fatto dall’utente per raggiungere una pagina e che possono essere cliccate per tornare indietro).
L’esperienza d’uso dell’utente piace anche a Google
Le parole chiave devono essere usate nella gestione dei link interni per cercare di dare agli utenti un’esperienza soddisfacente, per spostarsi con semplicità da un contenuto ad un altro semplicemente cliccando su un anchor text o su un breadcrumb, e per fare in modo, allo stesso tempo, che Google capisca perfettamente di cosa trattano l’intero sito web e le sue varie sezioni.
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